Le “data di scadenza – expiry date” che Ruggero Ruggieri registra in scatti essenziali del suo quotidiano, riconducono alla simbologia delle antiche Vanitas, opere pittoriche che diventano un must nel Seicento, soprattutto in Olanda, strettamente correlate al senso di precarietà che investì il continente europeo in seguito alla guerra dei trent’anni e al dilagare delle epidemie di peste.
Oggi il persistere delle crisi economiche e valoriali riconduce l’attenzione al tema mai abbastanza interpellato della fine e della caducità della vita.
Con tagli compositivi apparentemente casuali, in primissimo piano e quasi fuori fuoco Ruggero Ruggieri registra e rende permanenti gli elementi che tutti ricercano sui prodotti in vendita e che hanno una scadenza.
Ciò che è sotto gli occhi di tutti, i giorni-mesi-e-anni e addirittura le ore-e-secondi, si trasforma in elemento simbolico-chiave di una nuova apertura al mondo, consapevole della fine di un Contemporaneo che sta ormai per raggiungere “altri altrove”.
Expiry date, vanitas, memento mori sono ammonimenti dell’effimera condizione dell’esistenza che l’artista supera alludendo a quanto avverrà al di là del limite: non un tuffo nel buio profondo e infinito ma nuove scritture vibranti e impermanenti, oltre filtri e confini che lasciano trasparire la necessità e la resistenza della poesia.
Alessandra Santin
Ruggero Ruggeri sarà in mostra al prossimo Live di Semplicemente Fotografare.
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