Dopo molti anni passati in auto per lavoro, Marcello Marotto ha sentito l’esigenza di guardare il paesaggio che lo circondava con occhi diversi, più rilassati.
La fotografia è stata la naturale conseguenza, prima approcciata da autodidatta poi frequentando workshop e corsi con Orio Frassetto, Giovanni Pasinato, Marc De Tollenaere, Francesco Cito e Giancarlo Torresani.
Inizialmente nei miei viaggi fotografavo il paesaggio, poi mi sono accorto, guardando le persone che incontravo, dei loro occhi: vedevo la sofferenza e contemporaneamente il loro sorriso, la loro gentilezza.
Quindi ho iniziato a chiedere se potevo fotografarle.
In loro ho sempre scorto la felicità nell’essere fotografati anche in chi mi chiedeva qualcosa per poter mangiare.
Per me è stato come creare un dialogo, un incrocio di sguardi, un’ intesa forte.
Senza dire una parola, solo ringraziandoci.
Questo è un progetto iniziato qualche anno fa, ora diventato una costante dei miei viaggi.

© Marcello Mariotto. Frammenti dal Vietnam
FRAMMENTI DAL VIETNAM
Frammenti del taccuino sudato trovati dentro l’anima di un viaggio in Vietnam. Nell’altro scopro chi sono.
Hanoi. Attraverso la città vecchia sferraglia il treno, scorre un fremito lungo il dorso delle case, accelera il mio battito cardiaco, eccolo qui: mostro o attrazione?
Nella città nuova, davanti a noi, punta il cielo la foresta d’acciaio e di cemento mentre cerco una via di fuga dal caos tra sciami di scooter e macchine.
Qualcuno è continuamente in bilico a lottare con la forza di gravità.
Comincia a piovere mentre esco dalla città, mi fermo ad aspettare sotto la tettoia, e vedo una donna che avanza, costante si sospinge, regge il carico e la bicicletta. Penso che siamo, dopo- tutto, quello che portiamo.
Verso la campagna il sole picchia sulle schiene, le punture d’insetti sulla pelle richiedono altre soste lungo questo cammino ed i rivoli di sudore scendono sul corpo in costante ricerca di equilibrio. E’ il quotidiano andirivieni di molti.
Questi sono i giorni di chi sta immerso coi piedi nell’acqua e sommerso dal sole, di chi si accontenta di danzare con la fatica.
Passo dopo passo risalgo le colline e mi sembra un ritorno alle origini. Salendo ancora il sentie- ro scorgo elevate profondità, come se, alla fine di questo viaggio incominciasse il cammino nella direzione di un altro sguardo.
Così ripenso a chi sopravvive fra galline e smartphone, a chi vuole diventare grande troppo presto, a chi cerca di imparare osservando l’orizzonte in uno sguardo materno.
Marcello Marotto sarà in mostra al prossimo Live di Semplicemente Fotografare.
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