A me piace andare da un punto A ad un punto B.
Cosa vuol dire? Vuol dire che mi piace viaggiare, mi piace “girare”, mi piace intraprendere un viaggio anche se di breve durata.
Un film, “VIOLA BACIA TUTTI” del 1998 con Rocco Papaleo, Valerio Mastrandrea, Massimo Ceccherini e Asia Argento. Regia di Giovanni Veronesi.
Il film parla di tre amici che decidono di intraprendere un viaggio in camper percorrendo strade alternative all’autostrada per godersi paesaggi mai visti assaporando, appunto, il viaggio. Nel mezzo succede di tutto. Adoro questo tipo di approccio, godermi il tragitto senza pensare alla destinazione, mi guardo intorno e osservo tutto ciò che mi circonda.
Quando arriverai avrai da “raccontare tutto il tempo” che è trascorso dalla partenza.
Cosa c’è in un viaggio?
La staffetta alla guida, l’autogrill con i “compari” delle tre carte che ti fanno vincere per poi riprendersi ciò ti hanno “regalato”, il caldo, la pioggia, la radio, la Salerno-Reggio Calabria.
Stanchezza, è tutto un susseguirsi di micro-eventi.
Improvvisare.
Pensieri.
“IL PASSEGGERO”
Tutto mi passa davanti agli occhi, penso velocemente, finestrino, treno, il paesaggio, le luci, riconosco un ristorante dall’insegna, mi dico sempre che prima o poi ci andrò. Devo ancora scoprire come si mangia.
È tutto un divenire il viaggio, tutto arriva velocemente ed è già passato nel giro di pochi secondi. Può essere una vita o due tiri di sigaretta.
Dal momento in cui parti puoi stare con i tuoi pensieri, distrarti, dal finestrino avrai comunque il mondo che ti scorre via e gli occhi lo seguono. Come i pensieri, veloci e non si finisce mai di pensare.
In queste immagini, vedo il “mio” viaggio, come magari quello di molti altri, tempi lunghi perché tutto scorre, si muove, si va senza comodità.
La strada, le buche, le luci che mi abbagliano, le stesse luci che ho visto appena arrivato a Milano e che mi hanno subito stupito facendomi credere di essere a New York. Il treno, l’odore di viaggio, il rumore delle rotaie, il fischio dei treni che incrociamo, le tendine blu…il caldo asfissiante e il freddo pungente. Nessuna comodità.
La stazione, una via di transito, giusto il tempo di capire dove andare, giusto il tempo di guardare l’orario, il tempo.
“Around Be (Z)” perché per arrivare al punto di arrivo c’è di mezzo la Z di ZERO, partire da zero per arrivare, un problema, la porta chiusa in faccia, l’imprevisto quando meno te lo aspetti.
Non sempre il viaggio sarà diretto, avrai da cambiare strada, da gestire una “foratura” o un “ritardo”, ma sarai partito, quella è l’unica cosa che conta.
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