Testo a cura di Stefano Pontiggia
Scritto per e pubblicato su Witness Journal
L’ippica in Italia ha un lungo elenco di luoghi simbolo come l’Ippodromo del Mediterraneo. Tuttavia, tagli drammatici ai finanziamenti pubblici stanno mettendo in ginocchio non solo una disciplina storica nel panorama sportivo del nostro paese, ma anche l’economia che vi gravita intorno
Negli ultimi anni il settore dell’ippica è stato colpito da una profonda crisi attribuibile sia a una gestione politica poco attenta ai problemi del settore, sia alla crisi economica che attraversa il Paese. Ho deciso di raccontare l’ippica che resiste a questa crisi e che, nonostante i tagli subiti nel corso degli anni, riesce ancora ad attirare molti appassionati dando lavoro ad allevatori, proprietari, artieri, fantini, allenatori, commissari e dirigenti.
Negli ultimi anni, dagli oltre 200 milioni di euro di montepremi del 2011 il settore ha visto diminuire gli investimenti fino a un montepremi di 75 milioni di euro per il 2014, da dividere tra trotto e galoppo. Sono molte tuttavia le realtà che hanno sviluppato progetti in grado di favorire investimenti da parte di privati e dare così una boccata di ossigeno al settore; tra questi l’Ippodromo del Mediterraneo, teatro di questa documentazione. L’interesse verso questo mondo mi ha portato ad approfondire molti dei suoi aspetti e a conoscere una realtà fatta di sudore e sacrifici, impegno e dedizione, sveglie all’alba e rientri a tarda sera, cercando di coglierne i diversi momenti che lo caratterizzano.
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