Testi e Fotografie di Alessadro Di Mise
Venezia deserta e senza turisti: un giorno nella Serenissima travolta dal Covid
Già redatto e pubblicato da Prima Venezia
[…] Prima di tutto c’è un aspetto, non di poco conto: partire. Quanto avevamo dato per scontato questo verbo, questo atteggiamento, questo “gesto” così importante, prima della pandemia?
Ora, dopo due anni di paura, lockdown, lutti, aperture e chiusure, ondate e proteste… insomma, adesso che sembra ci sia un po’ di speranza all’orizzonte (per lo meno vediamo un orizzonte), si può tornare a vivere. E dobbiamo farlo, perché, sembrerà scontato, ma muoversi dalle proprie zone di confort, è sempre un fattore di crescita personale.
L’amore per la scoperta, infatti, è uno dei sentimenti più nobili dell’uomo… e in Italia, siamo pure molto fortunati in quanto a mete da sogno.
Una di queste è senza alcun dubbio Venezia. E dintorni. Il Veneto in generale è una regione straordinaria in quanto a bellezze. Ma anche le altre regioni d’Italia non sono da meno.
Ho deciso, però, di fare una corsetta a Venezia, per verificare con i miei occhi quanto la pandemia abbia travolto o meno i commercianti.
Quanto, in sostanza, sia diverso, a colpo d’occhio, il flusso di turisti rispetto al periodo pre-Covid.
[…] Hotel e strutture ricettive sono vuote. I ristoranti pure. I negozi di souvenir non vendono. I vaporetti per le isole: totalmente accessibili senza dover fare nemmeno un metro di coda.
[…] Ho cercato di raccontarla con il mio occhio da reporter cresciuto a pane e William Klein, Martin Parr, Henri Cartier-Bresson, Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna (mi inchino, li cito solo per dare un riferimento dal quale sono evidentemente distante anni luce).
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