Best Photo of the Week. Max Bonfanti

“Best Photo of the Week”

Le tante storie della fotografia raccontate attraverso i vostri sguardi.

Best photo of the week” è una nuova rubrica attiva e un’interessante opportunità per fotografi e appassionati, che potranno finalmente aspirare a una pubblicazione sul nostro portale. Siete tutti invitati a partecipare proponendo i vostri scatti migliori.

Ogni settimana Barbara Silbe giornalista, critica e curatore di fotografia, selezionerà a sua discrezione un’immagine tra le molte inviate dagli autori o da lei intercettate in rete e negli incontri didattici ai quali partecipa.

La fotografia selezionata sarà presentata e descritta dalle sue parole su Noc Sensei ogni lunedì, e andrà poi a costituire una raccolta dell’anno in corso dalla quale verrà scelta la Foto dell’Anno 2022.

 


 

Max Bonfanti

Fotografare l’architettura è una questione parecchio complessa. Una volta che si sia compresa la tecnica e ci si sia procurata la giusta attrezzatura, si procede imparando a evidenziare le linee, valorizzare le forme, le prospettive, avendo estrema cura di soppesare tutto e non distorcere nulla. Occorre inoltre interpretare il lavoro di chi ha progettato lo spazio e trovare equilibrio fra le strutture presenti nell’inquadratura lasciando tutto in armonia. Insomma, nonostante gli edifici siano soggetti fermi, non sono affatto facili.

È con queste premesse che ho osservato con compiaciuta meraviglia lo scatto che mi ha inviato Max Bonfanti e che ho scelto di pubblicare. Ci fa comprendere quanta consapevolezza l’autore abbia acquisito formandosi e lavorando in questo campo della fotografia, centrando il racconto che si era prefissato usando un unico clic. L’architettura ci contiene, sono i luoghi che ci ospitano e che colmano le nostre vite stando sempre tutto intorno a ogni nostra azione. La prima fotografia della storia, scattata nell’agosto del 1826, era una veduta da una finestra realizzata da Nicèphore Niepce (eliografia su lastra di stagno, per la precisione, ottenuta grazie a una lunghissima esposizione). L’architettura, fin da allora testimoniata dalle immagini, siamo noi che abbiamo trasformato (non sempre in meglio), il mondo naturale, creando edifici, strade, ponti… E l’occhio attento di un bravo interprete dello spazio può consentirci di leggere una piazza o una intera città in quel preciso momento storico.

Questa immagine, in particolare, sembra rispecchiare con franchezza e coerenza quell’idea di fotografia che Max Bonfanti ci rivela nella sua biografia qui sotto, proprio nell’ultima riga. È come se l’architettura gli servisse per un’intima, personale autobiografia. Osservate la composizione: io vedo l’autore stesso in piedi sotto questo androne, avverto la sua presenza, quella del suo sguardo che parte dalla X in cemento sulla destra per andare lontano, oltre quella chiesa. Non ci sono persone, per scelta voglio supporre, ma c’è la preponderante presenza del fotografo e quella dello spettatore che grazie a lui si trova sul posto in quello stesso, eterno istante.

 

© Max Bonfanti

 


 

Note biografiche di Max Bonfanti

Nato nel 1955 nel cuore della Brianza, centro dell’innovazione artistica applicata all’architettura d’interni, Max Bonfanti sviluppa il suo talento nel clima di innovazione giornaliera che caratterizza quegli anni, specializzandosi al massimo nel campo del Design.

Influenzato da maestri come Walker Evans, Gabriele Basilico, Ezra Stoller e Pino Musi, la sua ricerca è la conseguente e naturale evoluzione del gusto architettonico che caratterizza lo sviluppo del suo territorio negli anni che vengono; gusto che reinterpreta ed esprime tramite il suo lavoro concepito come naturale espressione della sua visione: rivelare lo spirito che permea la sua vita tramite un racconto di immagini.

 


 

Invitiamo tutti a partecipare condividendo i vostri scatti con la redazione, a questo indirizzo mail: bestphotoweek@nocsensei.com

Saranno ammessi tutti i generi fotografici: paesaggio, wildlife, macro, reportage, documentazione, turismo, ritratto, foto sportive o di street, architettura o still life, fotografia glamour o fine art o tutti quelli che abbiamo dimenticati di elencare.

Vi aspettiamo!

 
Queste le regole per partecipare:
  • allegare non più di tre fotografie per invio (massimo un invio al mese).
  • fotografie in formato jpg non più grandi di 1 MB
  • con la didascalia inserita nel nome del file (esempio: Mario_Rossi_Tramonto-con-gattini-nella-baia-di-sorrento-1982.jpg)
  • una vostra breve presentazione/biografia (in formato World o .TXT – Non in formato .pdf) e (se li avete) i link al vostro sito e/o ai vostri canali social.

 

Ogni email ricevuta che non rispetterà i punti sopra-indicati verrà cestinata immediatamente senza essere visionata.  

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