Best Photo of the Week. Francesco Rossi

“Best Photo of the Week”

Le tante storie della fotografia raccontate attraverso i vostri sguardi.

Best photo of the week” è una nuova rubrica attiva e un’interessante opportunità per fotografi e appassionati, che potranno finalmente aspirare a una pubblicazione sul nostro portale. Siete tutti invitati a partecipare proponendo i vostri scatti migliori.

Ogni settimana Barbara Silbe giornalista, critica e curatore di fotografia, selezionerà a sua discrezione un’immagine tra le molte inviate dagli autori o da lei intercettate in rete e negli incontri didattici ai quali partecipa.

La fotografia selezionata sarà presentata e descritta dalle sue parole su Noc Sensei ogni lunedì, e andrà poi a costituire una raccolta dell’anno in corso dalla quale verrà scelta la Foto dell’Anno 2022.  

 


 

Francesco Rossi

Francesco Rossi, autore di questo scatto, mi ha inviato una considerazione piuttosto interessante e originale, con la sua partecipazione alla rubrica. Ve la riporto, perché inquadra chiaramente il suo rapporto con le immagini: “Fotografo per capire meglio il mondo attorno a me e per costruire relazioni significative”. Un bel modo, aperto e curioso, per osservare quello che lo circonda, sia che si tratti di persone o di luoghi o cose.

Lo si vede anche in questo paesaggio intimista, enfatizzato dalle forme degli alberi che circondano quell’angolo d’acqua, e dai colori metallici e cupi ottenuti in post-produzione. L’autore lo ha realizzato a Lanca del Ticino: come lui stesso racconta, durante una camminata invernale all’alba ha ripreso questo momento in cui i colori caldi del primo sole scivolano su un ambiente ghiacciato. Deve aver sostato un po’, perlustrato e osservato un po’, prima del clic. Ha disposto che il sole spuntasse tra i rami, ha cercato il riflesso sul fiume, contrastato le silhouette dei rami, ottenendo un momento magico al centro della natura e dimostrando quanto l’atto stesso di fotografare necessiti la pazienza di porre all’interno dell’inquadratura cose che ci rappresentino e che riportino il nostro stesso sentire.

Solo così l’approccio al paesaggio, da tempo sovrastato da troppe immagini in HDR o da colori portati all’estremo come fossero i filtri di Instagram, può tornare alla filosofia, a quell’armonico scambio tra l’autore e la scena che rimanda. Sono le relazioni significative di cui Francesco parla, e il rigore formale perseguito con costanza, a fare la differenza tra una immagine inutile e una che resta in mente.

 

© Francesco Rossi

 


 

Note biografiche di Francesco Rossi

Francesco Rossi nasce ad Acqui Terme (Al) il 12 Luglio 1968. Si appassiona di fotografia sin dai primi anni della scuola superiore usando la fotocamera del padre, la Petri RF e poi la Canon AE-1 (che presto vende in favore della Nikon FM2). Durante le brevi vacanze concesse dagli studi universitari, gira l’Italia con la tenda e con la fotocamera, cercando di raccontare quello che scopre. È una fotografia incerta e tesa a sperimentare il nuovo mezzo di comunicazione.

Nel 1994 incontra un liutaio che necessita di un fotografo per illustrare il nascituro libro “Manuale della Chitarra Classica” (Ed. Berben). Così, per un anno, ogni sabato, segue l’avanzamento dei lavori per la costruzione della chitarra ed esegue foto e disegni che verranno pubblicati sull’omonimo libro. Durante gli anni di lavoro a Milano, si dedica alla lettura di libri di tecnica fotografica, soprattutto i tre libri di Ansel Adams (La fotocamera, Il Negativo e La Stampa). Su quelli impara il sistema zonale che mette in pratica con una macchina a banco ottico e la camera oscura costruita nel bagno del suo appartamento.

Ma è solo con l’iscrizione al Circolo Fotografico Milanese che avviene la sua prima maturazione fotografica. Lì frequenta il corso di foto reportage tenuto da Ernesto Fantozzi ed Enrico Franchini e viene a contatto con personalità di rilievo del CFM, come ad esempio Sergio Magni. Il confronto continuo con i soci del CFM e lo studio degli autori, gli offrono notevoli spunti di crescita. Due lavori di questo periodo sono degni di nota: il primo è un reportage semi-serio su una manifestazione ciclistica organizzata da Ciclobby nel 2008, il lavoro si intitola “Raggi di primavera”. Qui l’autore si cimenta sia nel ruolo del fotografo in bicicletta, che in quello del giornalista burlone, e autopubblica il lavoro di foto e testo su una sedicente rediviva e totalmente fasulla rivista LIFE. Il secondo è un reportage serio, come fotografo accreditato dal quotidiano Il Giorno, per seguire la beatificazione di Don Gnocchi. Qui ha il piacere di fotografare accanto a Giorgio Lotti, che poi esprimerà un giudizio positivo al suo lavoro.

a sua esperienza con il CFM continua, offrendo il suo contributo in qualità di consigliere (dal 2010 al 2012) e come vice presidente 2012 e 2013. Nel 2013 lascia il CFM per la nascita del figlio e il trasferimento con la famiglia a Vigevano. Nel 2017 si iscrive alla Società Fotografica Vigevanese (SFV) il circolo fotografico della omonima città di cui è attualmente socio attivo. Dal 2008 è socio della FIAF (Federazione Italiane Arti Fotografiche) e nell’ambito delle attività di circolo predilige cimentarsi nelle letture portfolio ed aiutare gli aspiranti fotografi a indirizzare il loro lavoro.

Francesco predilige la fotografia in stile realistico o documentaristico, ama un certo rigore formale dell’inquadratura, lasciando alle persone o al paesaggio ritratti di arricchire quella formalità con aspetti dinamici e più casuali. Ama riprendere quello che la realtà mostra solo ad un occhio attento e cerca di entrare in empatia con la situazione e con il soggetto ritratti. Ama mettere in relazione quanto è in primo piano con lo sfondo e cerca di includere quanta più complessità riesca, fermandosi un attimo prima che la foto diventi di difficile lettura. Considera la fotografia uno strumento per conoscere meglio ciò che lo circonda e per metterlo in contatto con persone e situazioni altrimenti irraggiungibili.

 


 

Invitiamo tutti a partecipare condividendo i vostri scatti con la redazione, a questo indirizzo mail: bestphotoweek@nocsensei.com

Saranno ammessi tutti i generi fotografici: paesaggio, wildlife, macro, reportage, documentazione, turismo, ritratto, foto sportive o di street, architettura o still life, fotografia glamour o fine art o tutti quelli che abbiamo dimenticati di elencare.

Vi aspettiamo!

 
Queste le regole per partecipare:
  • allegare non più di tre fotografie per invio (massimo un invio al mese).
  • fotografie in formato jpg non più grandi di 1 MB
  • con la didascalia inserita nel nome del file (esempio: Mario_Rossi_Tramonto-con-gattini-nella-baia-di-sorrento-1982.jpg)
  • una vostra breve presentazione/biografia (in formato World o .TXT – Non in formato .pdf) e (se li avete) i link al vostro sito e/o ai vostri canali social.

Ogni email ricevuta che non rispetterà i punti sopra-indicati verrà cestinata immediatamente senza essere visionata.  

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