Best Photo of the Month. Riccardo Beretta

 

 

Di Riccardo Beretta mi ricordo bene: pubblicai una sua fotografia in bianco e nero sul finire dell’anno scorso, nella rubrica “Best of the week” (che vi invito ad andare a rivedere). Mi è tornato in mente quando mi ha scritto a settembre proponendomi questo bel portfolio, per il quale ha trovato uno stile molto diverso dal precedente, ma altrettanto interessante. L’originalità è ciò che ci distingue, vale in questo come in tanti altri ambiti professionali e di vita. Fotografare usando un nostro punto di vista, diverso dagli altri, è ciò che può trasformarci in autori.

 

 

Quanti clic tutti uguali si producono davanti a un monumento o a un sito iconico qui o in tutto il mondo, ve lo siete mai chiesti? Quante foto del Duomo di Milano o della Torre Eiffel o del Taj Mahal esistono, tutte identiche prese frontalmente, e poi condivise sui social per annoiare i follower? Buona tecnica a volte, non sempre, ma senza un carattere che identifichi chi le realizza. Pensare, progettare prima di scattare, per avere un approccio insolito, o per trovare un filo conduttore come in questo caso, può fare la differenza. Queste dodici immagini ne sono un esempio. Il titolo del progetto è “War Wall”. Come avrete già intuito scorrendo ogni fotogramma, riguarda il muro che orribilmente divide la Palestina da Israele.

Così ne parla lo stesso Beretta: “In realtà il lavoro è nato a posteriori dal viaggio. In particolare, mi sono concentrato sul muro come se fosse una tela a cielo aperto che racconta, raccoglie, provoca, genera arte. L’arte come forma di protesta, denuncia ma anche sopravvivenza. Una tela in movimento, non statica, che evolve e cambia. Al ritorno dal mio tour in Israele, guardando le foto scattate mi sono reso conto di quante fossero quelle dedicate al muro e di quanto ben rappresentassero la storia in continua evoluzione di quella terra e la speranza della gente in un futuro di apertura e unione.

 

 

Un popolo che da anni vede solo odio e guerra, cerca riparo, conforto, sfogo su questo muro. Disegnando o leggendo immedesimandosi. Intanto il conflitto continua. Nuove raffigurazioni si aggiungono, altre si modificano e fanno storia. Tasselli di una guerra che sembra non aver fine. Si proclama il desiderio, anche sul muro, di riappacificazione, unione e amore, ma lo scontro continua. Riuscirà il solo uomo a ripristinare la pacifica convivenza tra questi due popoli oppure servirà un aiuto che lo accompagni a sciogliere quell’odio stratificato negli anni? Il coltello sarà un giorno deposto?”

Il dramma di questa eterna guerra si poteva raccontare in svariati modi: soffermandosi sulla gente sulla distruzione, sul territorio circostante così diviso e diverso, ma soffermarsi sulle scritte di speranza e denuncia è qualcosa che resta in mente anche in chi osserva. E fa arrivare immediatamente a tutti noi i sentimenti che accompagnano queste persone costrette in una terra dolorosa quanto la via percorsa da Gesù per portare la sua croce.

Il progetto completo con le descrizioni di ogni foto si trova qui.

 

 


 

Riccardo Beretta

Residente a Concorezzo nella provincia di Monza e Brianza, chimico di lavoro e appassionato di fotografia nel tempo libero. Curioso di natura, si è avvicinato alla passione condivisa con i suoi genitori che negli anni 80 hanno sviluppato utilizzando una reflex Olympus analogica.

Amante della fotografia spontanea e del reportage. Gli piace essere discreto e invisibile nell’approccio fotografico.

Si definisce malinconico ma anche ironico. Con le immagini gli piace cogliere e condividere con gli altri i contrasti che il quotidiano ci presenta. Quando non frenato dalla timidezza, spinge il suo occhio fotografico ad immortalare dettagli che esprimono contraddizioni, contrasti, convivenze paradossali.

 


 

 

Da gennaio 2023 abbiamo deciso che l’appuntamento settimanale diventerà mensile, e sarà aperto sia ai singoli scatti che alle micro-narrazioni raccolte dai fotografi.

Sarà possibile quindi partecipare sia inviando le consuete tre singole fotografie in un mese, sia con un portfolio più articolato che tratti però un tema o un soggetto specifico.

L’invio prescelto rimarrà pubblicato per tutto il mese sulla home page di NOC Sensei.

 

Non dimenticate di rispettare rigorosamente le poche regole di partecipazione:

  1. gli scatti devono essere in jpg (max 1MB)
  2. allegare un piccolo statement introduttivo, rigorosamente in formato word.
  3. allegare una vostra piccola biografia, rigorosamente in formato word.

Attendiamo i vostri lavori a bestphotomonth@nocsensei.com

 


 

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