Abbiamo incontrato Eolo Perfido che ci ha presentato Molichrom: Festival della Fotografia Nomade che prenderà il via giovedì 24 giugno 2021 con un ricco programma di mostre, workshop, talk e tanti momenti d’incontro.
Molichrom: Festival della Fotografia Nomade nasce da un’idea costruita insieme all’associazione Tèkne un gruppo di appassionati di cultura, arte e promozione di eventi che negli anni si sono impegnati attivamente per il loro territorio con passione ed entusiasmo – con l’intento di veicolare con questo progetto in Molise la fotografia contemporanea e diffondere cultura visiva e nuove forme di comunicazione.
Già da qualche anno, le istituzioni molisane hanno individuato nella Fotografia una possibilità di dialogo con il territorio e la sua storia (un esempio su tutti la grande mostra Icons di Steve McCurry e i suoi ingressi da record) e noi vorremmo continuare in questa visione che vede nella Cultura una strategia finalizzata a veicolare e rafforzare l’immagine del Molise fuori dai confini regionali e nazionali.
Molichrom: è un progetto coraggioso ideato e realizzato in un momento molto particolare della nostra storia in cui la ripresa dal vivo delle attività culturali diventa un segnale forte di rinascita e ripartenza del territorio e della nazione.
Terra di “tratturi” e “transumanza”, il Molise ha da sempre un forte legame con il suo territorio e la sua storia. Anche per questo motivo Il tema scelto per questa prima edizione è quello del Nomadismo, come spunto concettuale per raccontare attraverso la fotografia quella che è una delle identità più importanti del genere umano.
Farlo in un territorio che negli anni si è contraddistinto per essere un punto di fuga ma anche un punto di approdo e di arrivo mi è sembrata un’occasione irripetibile.
Come scriveva Bruce Chatwin in “Anatomia dell’irrequietezza”: “In uno dei suoi momenti cupi, Pascal dice che tutta l’infelicità dell’uomo proviene da una causa sola, non sapersene star quieto in una stanza. « Notre nature » egli scrive « est dans le mouvement … La seule chose qui nous console de nos misères est le divertissement ».
Diversivo. Distrazione. Fantasia. Cambiamento di moda, di cibo, amore e paesaggio. ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo. Senza cambiamento, corpo e cervello marciscono. L’uomo che se ne sta quieto in una stanza chiusa rischia di impazzire, di essere tormentato da allucinazioni e introspezione.”
Ho voluto portare l’attenzione su degli artisti che attraverso esperienze molto diverse e punti di vista anche molto distanti, offrono un’opportunità unica di fare esperienza di quello che possiamo chiamare lo sguardo nomade. Perché la fotografia è un viaggio che ci offre l’opportunità di vedere ciò che altri hanno visto prima di noi.
Eolo Perfido
Direttore Artistico del festival
MOLICHROM: Festival della Fotografia Nomade
Il Programma 2021
- Giovedì, 24 giugno ore 10.00
Campobasso, Palazzo GIL
Joel Lawrence Nomads
Inaugurazione mostra riservata alla stampa e incontro con l’autore - Giovedì, 24 giugno ore 19.00 Campobasso, Auditorium Palazzo GIL
Incontro con Augusto Pieroni “Come Guardiamo Le Fotografie (e come crediamo di capirle)” - Venerdì, 25 giugno ore 17.00
Campobasso, Palazzo GIL
Joel Lawrence Nomads – Inaugurazione mostra e incontro con l’autore - Venerdì, 25 – 26 giugno
Campobasso, ArtGarage Fondazione Potito
Workshop a cura di Augusto Pieroni “Dalle Sequenze Fotografiche Al Portfolio Personale”
Per iscriversi: https://www.molichrom.com/augusto-pieroni-workshop - Sabato, 26 giugno ore 11.00
Pietrabbondante, Palazzo Comunale
Giuseppe Nucci Along The Sheeperds’ Highway – Inaugurazione mostra e incontro con l’autore -
Sabato, 26 giugno ore 11.00 Pietrabbondante
Mostra Diffusa Giuseppe Nucci “DEntroTerra” – - Sabato, 26 giugno ore 17.00
Campobasso, Auditorium Palazzo GIL
“Tina Modotti. Arte Vita e Libertà.” Incontro con Biba Giacchetti - Domenica, 27 giugno ore 12.00 Montagano, Salone Belvedere “Best Of London Street Photography Festival” – Inaugurazione mostra
- Domenica, 27 giugno 2021 ore 17.00 Campobasso, Auditorium Palazzo GIL
Incontro con Michele Smargiassi “Quanto sei lontano, amico? Le fotografie, i migranti, l’esilio”
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