The American Christmas Gift Obsession

Un cordiale saluto a tutti i followers di NOCSENSEI; per questa volta lascio in pace attrezzature e dati e vorrei invece focalizzare l’attenzione sulle strategie di mercato relative ai prodotti fotografici negli States degli anni ’50 e ’60; infatti, osservando migliaia di annunci e rèclame pubblicati all’epoca sulle principali riviste a stelle e strisce del settore, ho notato una curiosa tendenza a concentrare molte aspettative per le vendite annuali sui regali natalizi, mentre nei nostri mercati gli advertising venivano pubblicati con cadenza regolare e soprattutto senza puntualizzare e chiamare in causa specificamente Santa Klaus anche nelle uscite di fine anno, mantenendo una impostazione sostanzialmente omogenea e ripetitiva nel tipo di messaggio.

Ho quindi raccolto una serie di annunci pubblicati in tali decadi sulle testate statunitensi che fanno esplicitamente riferimento al Natale come occasione per acquistare e regalare i prodotti del brand che li ha commissionati e ora li passeremo in rassegna, in rigoroso ordine alfabetico di marca; come discriminante generale ho potuto osservare che i brand estranei a questa prassi sono soprattutto relativi a quelle aziende nipponiche per le quali gli advertising erano evidentemente creati direttamente in patria (cosa intuibile dalla grafica e dall’impostazione concettuale), inviando alla sussidiaria statunitense l’annuncio già finito e tradotto in Inglese; in altri casi l’importatore americano aveva evidentemente più “peso” e libertà di gestione manageriale e lasciava campo libero ai suoi creativi; in ogni caso la maggioranza dei marchi collegati al questa prassi sono statunitensi, quasi a rimarcare come fosse una strategia di comunicazione particolarmente radicata in loco.

Vediamo dunque queste inserzioni promozionali con riferimenti natalizi.

 

 

Questa doppia pagina fu pubblicata dalla ANSCO di Binghamton, una sussidiaria del colosso GAF che commercializzava sul mercato interno una completa serie di emulsioni sensibili e fotocamere/proiettori di estrazione popolare; in questo annuncio del Dicembre 1960 l’azienda propone addirittura una guida al regalo natalizio, suggerendo ovviamente i suoi prodotti con una gamma che spazia dalle pellicole foto/cine alle fotocamere ai proiettori agli accessori, cercando di convincere il lettore che non esista altra opzione di scelta!

 

 

Anche in questo annuncio di fine 1961 la ANSCO focalizza la comunicazione sul periodo natalizio, richiamato palesemente nel testo e anche nella grafica con Santa Klaus, i ramoscelli di abete e le decorazioni natalizie disseminati un po’ confusamente fra fotocamere, proiettori e addirittura un kit per lo sviluppo e la stampa a contatto delle fotografie, non mancando anche di suggerire l’uso di pellicole Anscochrome per riprodurre fedelmente i colori delle istantanee natalizie.

 

 

La Bosley di New York è un’azienda che al tempo produceva fotocamere non troppo sofisticate e dal prezzo accessibile; in questa pubblicità il riferimento al regalo natalizio è molto palese nell’illustrazione della bambina col gattino accanto all’albero decorato, lasciando intendere che acquistando e aggiungendo ai regali natalizi la semplice fotocamera 35mm Bosley della quale sono decantate le caratteristiche sarà poi possibile arricchire l’album di famiglia con deliziose foto dell’evento come quella mostrata a titolo di esempio.

 

 

Questo annuncio del Dicembre 1956 fu confezionato da General Electric, azienda colossale ed estremamente diversificata che, nel corso del tempo, ha annoverato fra i suoi “prodotti” persino centrali nucleari; in questo caso la pubblicità natalizia suggerisce di scegliere come “grandi regali” un paio di esposimetri, uno più sofisticato e l’altro più amatoriale, o addirittura un termocolorimetro prodotti dall’azienda; questo tipo di suggerimento rivolto ad un vasto bacino di utenti fa comprendere come a quei tempi anche scattare una semplice istantanea a colori fosse molto più complesso rispetto ad oggi e che anche al fotoamatore domenicale fosse richiesta una notevole competenza in materia.

 

 

In questa seconda inserzione General Electric pubblicata l’anno precedente, 1955, come regalo natalizio vengono nuovamente suggeriti due esposimetri dell’azienda, uno più semplice ed economico e l’altro più completo, con lettura incidente e diretta; l’atmosfera è perfettamente evocata dalla illustrazione con la tipica famiglia felice americana sotto l’albero, il padre vestito da Santa Klaus e la madre che sta filmando la scena con tanto di batteria di illuminatori, naturalmente impugnando un “indispensabile” esposimetro General Electric.

 

 

Questa pubblicità del 1960 è invece firmata da Eastman Kodak, gigante a stelle e strisce che non ha bisogno di presentazioni; in questo caso come regalo natalizio viene suggerita una gamma di fotocamere Kodak, fra le quali è in evidenza una Retina Reflex S, e l’originale messaggio proposto è quello di aprire per primo il pacco che contiene la fotocamera Kodak, in modo da renderla subito operativa e permettere ai familiari di immortalare le varie fasi della festa natalizia; ho notato che diversi brand puntavano proprio sul proporre una fotocamera fra i regali natalizi anche come mezzo per immortalare le scene di famiglia di tale periodo festivo, invogliando ulteriormente i possibili acquirenti.

 

 

Questa ulteriore rèclame Kodak del 1955 legata al periodo natalizio propone invece per i regali un’articolata serie di abbordabili cineprese e proiettori, suggerendo che è finalmente ora di documentare le scene natalizie, evocate dalla deliziosa immagine dei bambini allegri che giocano accanto all’albero, non soltanto con fotografie statiche ma anche con molto più evocativi filmati a colori.

 

 

Un annuncio dello stesso tenore fu pubblicato da Kodak anche nel 1956, descrivendo scene idilliache del giorno di Natale da filmare e rivedere utilizzando una delle cineprese o dei proiettori Kodak ambientati in uno scenario invernale fra colline e abeti innevati.

 

 

Questo ulteriore advertising Kodak dell’epoca si caratterizza per lirismo a briglia sciolta, dove i “colori” del natale” sono evocati con esempi ad alto valore induttivo che dovrebbero invogliare i clienti ad acquistare ed utilizzare per l’occasione le pellicole Kodak elencate a seguire, mentre l’atmosfera natalizia viene richiamata dalla bambina col nuovo regalo in mano accanto all’albero decorato.

 

 

Per completare la sua offerta, in questa pubblicità di fine anno la Kodak suggerisce (forse ai più taccagni fra i potenziali clienti) di regalare per Natale una bella stampa a colori, suggerendo anche la possibile collocazione dell’economico dono: su una parete ma anche nel portafoglio, sulla scrivania al lavoro oppure nei propri appartamenti.

Finora abbiamo visto associare a proposte per regali natalizi prodotti sostanzialmente consumer, dal prezzo accessibile, tuttavia certe aziende azzardarono di più e suggerirono invece articoli di alto livello e quindi decisamente costosi.

 

 

Un esempio eloquente è questa rèclame del 1950 creata dalla Ernst Leitz Inc., New York, la sussidiaria statunitense del famoso brand tedesco; la Leitz N.Y. aveva retto da sola le redini del marchio negli States durante le fasi della guerra, appoggiandosi anche a prodotti autarchici, ed aveva sviluppato le strutture e l’autonomia gestionale sufficienti per definire in proprio anche l’advertising.

In questa pagina l’organizzazione suggerisce di regalare al fortunatissimo destinatario una Leica IIIc oppure IIc con ottica Summitar 5cm 1:2 oppure Elmar 5cm 1:3,5, aggiungendo anche un bundle di accessori costituiti da un grandangolare Elmar 3,5cm 1:3,5 e un mirino universale Imarect, invogliando il cliente all’acquisto con uno sconto sul totale che poteva arrivare a 65 Dollari, ovvero poco superiore all’11% del listino convenzionale; nella grafica il Natale è evocato in modo inequivocabile da una serie di palle decorative che pendono dai rami dell’albero e all’interno delle quali sono descritte le promozioni natalizie offerte; per chi avesse amici già in possesso di una Leica viene anche suggerito di regalare uno degli oltre 200 accessori disponibili a catalogo.

 

 

L’anno successivo, 1951, la Ernst Leitz N.Y. replicò l’annuncio per la Leica natalizia illustrandola con una coppia felice che si abbraccia dopo che il marito ha ricevuto in dono una fiammante IIIc e bacia distrattamente la consorte mentre occhi e mente sono tutti assorti sul nuovo gioiellino; il testo sottolinea il livello assoluto di tale apparecchio, descrivendolo come il più grande regalo a tema fotografico possibile e toccando anche epiche corde come il sempiterno orgoglio e la gioia per il possesso di uno strumento di perfezione come la Leica!

Per chi non potesse impegnare il cospicuo budget richiesto dalla Leica con obiettivo normale, la pagina suggerisce anche alternative meno costose come un manuale sul sistema, l’ingranditore Focomat Ic, l’esposimetro Leica Meter, il grandangolare Summaron 3,5cm 1:3,5 (finalmente arrivato e disponibile negli States!) o il sistema per intelaiare le diapositive Bindomat.

 

 

Questa ulteriore promozione di Ernst Leitz N.Y. fu pubblicata sulla rivista in uscita a Gennaio 1956: la scelta di tempo può apparire infelice per una pubblicità ai regali natalizi ma occorre considerare che allora, negli States, il numero mensile di tali riviste era già disponibile negli ultimi giorni del mese precedente, pertanto questa pagina arrivò in realtà in edicola proprio nel periodo natalizio, e come vedremo altri esempi analoghi provengono da numeri usciti a Gennaio.

Nel frattempo la gamma Leitz si era rinnovata con l’arrivo del Summicron 5cm 1:2, della nuovissima ammiraglia M3 a baionetta e del modello a vite IIIF con le relative versioni semplificate, pertanto questa rèclame propone una M3 con Summicron e Leicameter, una IIIF con Summicron e una IIF con Elmar, rimarcando nuovamente l’eccellenza del marchio con proclami come “questo Natale – il meglio!” e “non c’è nulla come una Leica…”; pur tenendo conto delle favorevoli condizioni economiche nell’America anni ’50 mi chiedo quanti realmente investirono una piccola fortuna per mettere sotto l’albero a sorpresa addirittura una Leica M3 con Summicron e Leicameter…

 

 

Procedendo in ordine alfabetico troviamo un altro brand molto importante e famoso come Minolta; solitamente le pubblicità del marchio non indulgevano in questi giochetti, probabilmente anche perché venivano gestite a livello globale direttamente da Osaka, tuttavia questo annuncio del Gennaio (ancora…) 1961 fa eccezione e suggerisce esplicitamente di scegliere il regalo natalizio nel vasto assortimento di fotocamere ed accessori Minolta destinati a vari formati e livelli di specializzazione.

 

 

Questa pubblicità fu divulgata dalla Mitropa Co. di New York, una delle tante aziende del settore che sono sbocciate negli anni ’50 e ’60 senza che l’eco delle loro gesta arrivasse fino a noi; in questo caso il “perfetto regalo natalizio” si nasconde sotto le spoglie dell’esposimetro esterno Mitropa Sixtomat, strumento senza particolari acuti che viene invece descritto efficacemente con una raffica di asciutti e convincenti claims sciorinati a tamburo battente che fanno sembrare questo prodotto un vero prodigio di ingegneria e design a prova di urti, umidità, polvere…

 

 

La Polaroid Corporation è un’altra famosa e grande azienda statunitense del settore che aveva ovviamente vita facile nel proporre le sue fotocamere a sviluppo istantaneo come regalo natalizio, come in questo advertising del Dicembre 1951, dal momento che la prospettiva di metterla subito all’opera e avere in 60 secondi le istantanee dei bei momenti che scandivano il Natale, senza attendere per giorni sviluppo e altri processi realizzati da terzi, era un argomento irresistibile per i potenziali acquirenti.

 

 

La gamma di prodotti Realist era realizzata dalla David White Co. di Milwaukee, Wisconsin, marchio praticamente sconosciuto in Europa e che nel continente d’origine pubblicò questa pubblicità nel Gennaio 1951 proponendo la sua fotocamera stereo e vari accessori come doni natalizi, puntando nuovamente sulla possibilità di sfruttarli seduta stante per immortalare le scene del Natale e poterle rivivere tutto l’anno, il tutto completato dall’albero guarnito con i pacchi dei doni e Santa Klaus che impugna uno dei prodotti.

 

 

Le Rollefilex TLR di Franke und Heidecke sono altri prodotti di alta gamma ed estrazione professionale che vennero pubblicizzati negli States come omaggi a Natale; in questo annuncio del Gennaio 1959 il contesto natalizio è evocato dai ramoscelli di abete con relative pigne e la serie di famose e prestigiose fotocamere viene illustrata e descritta come un regalo eccitante da fare e ricevere; la gamma dei prodotti F&H era distribuita da due differenti organizzazioni che si spartivano il territorio: la Burleigh & Brooks Inc. sulla East Coast e la Ponder & Best Inc. sulla West Coast, tuttavia per queste pubblicità nazionali le due realtà cooperavano e producevano un advertising condiviso.

 

 

Questa seconda rèclame Rolleiflex TLR del Dicembre 1960 mostra una Rolleiflex serie F abbinata ad un contesto inequivocabilmente natalizio e approfitta per sottolineare i numerosi “automatismi” garantiti dalla fotocamera, che sicuramente non sono quelli ai quali siamo abituati oggi; anche in questo caso si tratta di un’uscita firmata da entrambi i distributori.

 

 

Questa pubblicità sicuramente non molto professionale e che inconsciamente richiama subito il concetto di prodotti economici e poco raffinati fu pubblicata dalla Three Dimension Company di Chicago, per gli amici TDC, e propone come regali  natalizi la sua gamma di proiettori manuali per diapositive (effettivamente dal prezzo abbordabile e quindi “a tono” con la grafica), suggerendo di metterli sotto l’albero a Natale per donare alla propria famiglia “il più grande spettacolo di proiezione del mondo”, nientemeno!

 

 

Anche la prestigiosa azienda Weston, famosa per i suoi esposimetri esterni, nel 1955 pubblicò questo annuncio nel quale evoca l’atmosfera con una ghirlanda natalizia e suggerisce di regalare proprio uno dei suoi esposimetri, eventualmente scegliendo fra il più sofisticato Master o il più semplice ed economico DR; come avrete notato la inserzioni che abbinano un esposimetro ai suggerimenti per i regali di Natale sono numerose: evidentemente era considerato un dono ideale, sia per il costo non eccessivo che per la reale utilità pratica in mano ad un fotoamatore, quantomeno con le fotocamere di quei tempi.

 

 

Un’altra grande azienda tedesca che si riaffacciava sul mercato statunitense dopo le rovine della guerra era la Zeiss Ikon Stuttgart; dopo la necessaria riorganizzazione e l’effettiva rinascita commerciale con le nuove proposte della Photokina 1950, l’importatore U.S.A. Carl Zeiss Inc. di New York pubblicò questa inserzione nel Dicembre 1951, proponendo come regalo natalizio la variegata gamma di fotocamere Zeiss Ikon West Germany per vari formati, compresa la nuovissima Contax IIa riprogettata, affermando che in occasione del Natale è finalmente tempo per avere la fotocamera che abbiamo sempre desiderato, proponendo la duplice opzione di acquistarla come regalo da omaggiare oppure di rivendicarla come oggetto del desiderio da ricevere, sempre sottolineando il plusvalore legato alla qualità costruttiva e ottica per le quali il marchio era famoso.

 

 

Un’analoga inserzione di Carl Zeiss Inc. risalente al 1955 evoca semplicemente il Natale con cristalli di neve e foglie di biancospino, lasciando la ribalta ad una selezione di fotocamere Zeiss Ikon, fra le quali la reflex Contaflex nel frattempo introdotta, abbinate allo slogan “per un Natale memorabile!” e all’immancabile remainder “Made in West Germany”.

 

 

L’anno successivo, 1956, l’inserzione natalizia per i prodotti Zeiss Ikon è dello stesso tenore, illustra alcune fotocamere mettendo in evidenza la promettente reflex Contaflex e limita i claims a poche, granitiche parole: “regalate una Zeiss Ikon – simbolo di eccellenza”, sottolineando l’orgoglio di appartenenza con la scritta cubitale in calce “le fotocamere Zeiss Ikon sono prodotte nella Germania Occidentale”.

 

 

L’inserzione natalizia di Carl Zeiss Inc. per Zeiss Ikon del Gennaio 1957 mette sugli scudi la reflex Contaflex, probabilmente perché ormai a quei tempi era chiaro come la 35mm a telemetro Contax, ancora ferma al mirino con singola focale e privo di correzione del parallasse quando la Leica M3 già impazzava con i suoi miglioramenti tecnici, era lanciata su un binario evolutivo e commerciale morto, mentre il mercato recepiva ed assorbiva benissimo le nuove Contaflex, pratiche e dal prezzo non eccessivo, una condizione sottolineata dallo slogan “la monoreflex più desiderata”, mentre in calce lo slogan “simbolo di eccellenza” continua ad incidere nel subliminale dei lettori per ricostruire un’immagine di invincibilità, la stessa che il brand Zeiss Ikon Dresden poteva vantare nel periodo prebellico.

 

 

Questa impostazione viene ribadita anche nell’inserzione uscita sull’edizione di Gennaio 1958, dove all’immagine a piena pagina del modello Contaflex corrente fa da contrappunto un gioco di parole che mima una classica espressione augurale convertendola in “felice sessione fotografica!”; anche in questo caso l’orgoglio di brand viene adeguatamente lucidato, inserendo il marchio Zeiss Ikon in calce abbinato allo slogan: “il tuo regalo porta questo simbolo di eccellenza”.

 

 

Questa operazione-immagine viene proseguita nella rèclame lanciata da Carl Zeiss Inc. nel 1960, nella quale finalmente campeggia la nuova e tanto attesa reflex professionale Contarex: il richiamo al Natale è limitato ad un paio di cristalli di ghiaccio mentre lo slogan scandisce un perentorio: “regala una fotocamera di fama mondiale” seguito dal logo Zeiss Ikon e dal secondo slogan “leader nel progresso del settore fotografico”, tutti accorgimenti volti a ricostruire l’antica e inossidabile immagine commerciale; notate come negli States la nuova Contarex venga abbinata con pari dignità ad apparecchi molto meno pretenziosi come la Contessamatic E, mentre in Europa era la protagonista indiscussa delle rèclame del tempo.

 

 

Lo stesso processo continua in questa inserzione del 1961, nella quale la Contarex viene finalmente messa in evidenza; non solo si ripetono ad oltranza concetti come simbolo di eccellenza e Made in West Germany ma viene anche inserito un piccolo panegirico che ribadisce l’ingegnosità e la perizia artigianale delle maestranze e sciorina un elenco delle migliorie introdotte per la prima volta dal brand in una fotocamera, accollandosi di fatto il merito per conquiste tecniche messe in campo a Dresden dalla Zeiss Ikon prebellica negli anni ’30, anche se bisogna ammettere che l’uomo a capo del progetto originale Contax aveva ora un ruolo dirigenziale in seno alla Zeiss della Germania Occidentale…

Anche in questo caso il riferimento al Natale è evocato semplicemente e di sfuggita con foglie di biancospino stilizzate.

Abbiamo quindi visto che negli anni ’50 e ‘60 lo sfruttamento dell’evento natalizio con relativo scambio di doni come volano e pretesto per spingere e incrementare le vendite dei prodotti è stata una strategia ampiamente e trasversalmente condivisa negli States, sicuramente più che in Europa; balzando in avanti di un paio di decadi è invece interessante osservare questo documento strettamente riservato ai rivenditori Canon americani.

 

 

Queste pagine introducono un corposo documento che descrive numerose opzioni e agevolazioni e venne concepito per il Natale 1979, il coincidenza con l’evento delle Olimpiadi Invernali 1980 del quale gli apparecchi Canon costituivano le fotocamere 35mm ufficiali; in questo caso, sebbene il l’intestazione “Canon’s 1979 Christmas season profit maker program” sembri riportarci a quanto visto prima, in realtà la strategia è differente: anziché bombardare direttamente i clienti con inserzioni pubblicitarie che gli inducano ad acquistare i prodotti per convertirli in omaggi natalizi, l’azienda agisce a monte, direttamente sui venditori, proponendo un semestre di sconti e agevolazioni particolari prima del Natale (attivi dal 26 Luglio al 25 Dicembre) che li invogli a riempire il magazzino con una maggiore quantità di prodotti acquisiti a prezzo ridotto e con dilazioni nei pagamenti, dettaglio che poi li avrebbe motivati a proporli ai clienti con maggiore enfasi e determinazione, incrementando di fatto le vendite; si tratta di una strategia differente che ribadisce in ogni caso la grande attenzione rivolta ai distributori statunitensi di materiale fotografico al periodo natalizio, vista come una grande opportunità per moltiplicare le vendite.

Un abbraccio a tutti; Marco chiude.

 

 

 

 

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