Perché fotografare in bianco e nero e per di più usando la pellicola?

Perché fotografare in bianco e nero e per di più usando la pellicola?

Scritto, redatto e pubblicato da Gerardo Bonomo.

 

E’ chiaro che l’evoluzione tecnologica, in una parola, il digitale, offre degli indubbi vantaggi rispetto alla fotografia su pellicola: è possibile rivedere immediatamente l’immagine scattata, è possibile postprodurre l’immagine in modo decisamente più facile e intuitivo rispetto allo scatto su pellicola, che spesso non è neppure possibile postprodurre, tranne qualche passaggio in fase di stampa.

Quando si scatta in bianco e nero, su pellicola, naturalmente, la postproduzione è pressoché nulla: è necessario quindi previsualizzare ogni scatto, prestare una grande attenzione all’esposizione e a tutti i parametri di scatto, scattare su pellicola in bianco e nero è la base della fotografia anche quella digitale a colori.

Esattamente come per le Accademie di Belle Arti, si comincia lavorando a matita e/o a carboncino, ci si concentra sulle forme, sui chiaroscuri, si studia la luce e la conseguente ombra.

Poi, nel tempo, si passa ad altri materiali, si arriva al colore, ma non senza essere passati, appunto, anche in pittura, e ancora oggi, dal disegno monocromatico.

 

L’articolo prosegue sul blog di Gerardo Bonomo.

Gerardo Bonomo.

 

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