La fotografia stereo rappresenta ancora un’interessate e divertente applicazione della pellicola e, tra i numerosi sistemi sviluppatisi tra gli anni ’50 e ’60 ed oggi ancora alla portata, quello prodotto dalla Sawyer’s di Portland è, a mio giudizio, tra i più belli.
Con il marchio Viewmaster, Sawyer’s produsse a partire dal 1938, la fortunata serie dei dischetti bianchi contenenti sette copie di fotogrammi stereo, ancora aggi facilmente reperibili nei mercatini o sui siti di aste.
La produzione Viewmaster è sconfinata e abbraccia tematiche che vanno dalla geografia, alle scienze, fino alla medicina. In oltre 80 anni di produzione, il marchio è dagli anni ’90 proprietà di Mattel, l’azienda è stata protagonista di una azione divulgativa probabilmente senza precedenti.
Ancora oggi guardare i dischetti dedicati alle nazioni dei quattro continenti, allo sbarco sulla luna o alle successive missioni Columbia da grande emozioni.
Si parla sempre più spesso di realtà aumentata e quella della fotografia stereo ne rappresenta la prima ed ancestrale forma.
Dopo l’invenzione nel 1838 dello stereoscopio da parte di Charles Wheatstone, quando cioè la fotografia non aveva ancora iniziato, almeno ufficialmente, a muovere i primi passi, quella della visione 3D si sviluppò rapidamente attraverso disegni inseriti in affascinanti visori in legno, disegni con il tempo sostituii da fotografe.
La foto 3D fu poi uno degli ambiti sviluppatisi ad inizio del ‘900 con l’avvento delle lastre a secco fino al periodo di grande sviluppo degli anni venti: non dimentichiamo che Franke e Heidecke iniziarono la loro avventura imprenditoriale producendo la Heidoscop che era per l’appunto una fotocamera stereo, arrivata ben prima della biottica che, come abbiamo visto negli articoli sulla storia di Rollei, ne è poi un derivato.
Tornando alla nostra regina dell’Oregon, non è oggi difficile reperire la fotocamera anche a costi ragionevoli. Più complesso invece è mettere insieme tutto il corredo, macchina, taglierina e dischetti vuoti, questione che di sovente scoraggia chi si vuole accostare a questa marca.
Di visori invece se ne trovano a bizzeffe, mentre molto più raro e complicato è il proiettore Stereomatic 500.
Potendo scegliere suggerisco la versione americana della fotocamera che è poi quella illustrata nel video.
Quella europea, commercializzata dalla filiale Belga della Sawyer’s e prodotta dalla Regula Werke, è decisamente più scarsa e oltretutto richiede una taglierina dedicata, in apparenza uguale all’altra, ma con gli occhielli di taglio obliqui anziché paralleli alla pellicola.
Ecco quindi un breve video nel quale viene spiegato come funziona la Persona Stereo Camera.
Buon divertimento!
Massimiliano Terzi.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico o in fotocopia, in disco o in altro modo, compresi cinema, radio, televisione, senza autorizzazione scritta dell’Editore. Le riproduzioni per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito dei specifica autorizzazione rilasciata da New Old Camera srl, via Rovello 5, 20121 Milano. info@newoldcamera.it
All rights are reserved. No part of this book may be reproduced, stored or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical or photocopy on disk or in any other way, including cinema, radio, television, without the written permission of the publisher. The reproductions for purposes of a professional or commercial use or for any use other than personal use can be made as a result of specific authorization issued by the New Old Camera srl, via Rovello 5, 20121 Milan, Italy. info@newoldcamera.it
©2018NOCSensei-NewOldCameraSrl
Lascia un commento