Il primato delle monoreflex elettroniche Rollei

Per i puristi del marchio di Braunschweig il termine Rolleiflex è utilizzabile solo per le biottiche e, sebbene con qualche riserva, per l’SL66.

Effettivamente suona male che vi siano fotocamere prodotte dalla seconda metà degli anni ‘70 il cui interno non sia affollato dalla fine meccanica dei precedenti modelli ma da fasci di circuiti ed altre diavolerie dell’elettronica di quegli anni.

 

 

Se poi si considera l’estrema lunaticità di funzionamento e la difficile riparazione delle Rolleiflex moderne, si finisce per dare ragione a chi limita la storia del marchio alle gloriose biottiche.

 

 

Eppure il mondo delle monoreflex Rollei, dalla SLX ai modelli della serie 6000, è molto affascinante se si considera la portata innovativa di questi modelli che per molti anni non hanno avuto eguali nel mercato del medio formato.

Esposimetro incorporato, automatismo di esposizione, avanzamento della pellicola con motore incorporato, non erano tutti insieme presenti, all’epoca del lancio della SLX, nemmeno nelle più moderne reflex 35mm.

 

 

Neppure un tale carico di innovazione servì ad attribuire a queste fotocamere il successo è la diffusione che avrebbero meritato soprattutto tra i professionisti.

Furono probabilmente la limitata affidabilità percepita, il prezzo molto elevato o la totale mancanza di un benché minimo baluardo di funzionamento meccanico a decretare una reazione abbastanza neutra del mercato di allora e critiche talvolta feroci nell’attuale mondo di utilizzatori e collezionisti.

 

 

Nonostante ciò, la storia di questi modelli è costellata sin dall’inizio da primati assoluti che incarnano bene, a mio avviso, la storia di eccellenza ed innovazione delle biottiche.

Oltre alle caratteristiche della SLX prima citate, i successivi modelli della serie 6000 introdussero innovazioni di rilievo quali il raggiungimento del tempo di 1/1000 di secondo su un otturatore centrale piuttosto che l’introduzione del sistema AF nel medio formato.

Più in generale, l’uscita del modello 6008 Professional alla fine degli anni ‘80 introdusse la più completa fotocamera monoreflex 6×6 in termini di funzionalità, accessori e da ultimo non certo per importanza, di corredo di ottiche.

Buona visione!

 

 

Massimiliano Terzi.

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