Domenica.
Il giorno in cui potrei svegliarmi quando ne ho voglia e invece mi sveglio ugualmente presto con l’entusiasmo di avere una giornata tutta per me e per poter tirar fuori i miei giocattoli.
Una domenica scelsi la mia Leica II con 5cm f2 Summar Nickel rientrante.
Una versione insolita però, con ghiera nera.
Mentre lo stavo tirando dalla vetrina, ho sentito un sussurro “ma perché non mi hai più guardato, lasciandomi nella scatola ormai da un po’ di mesi… non mi vuoi più bene?“
Cavolo, era la voce del mio adorato Summarex.
“Scusami piccolo gigante elegante, adorato Summarex mio. Ti tiro fuori e ti faccio respirare un po’ d’aria fresca, simile a quella di Wetzlar (inquinamento compreso… sottinteso).
Così lo momtai sulla Leica II e timidamente montai anche il paraluce.
Timidamente si, per non segnare ulteriormente la ghiera porta paraluce, che essendo laccata di nero, ogni volta che lo monti inevitabilmente lascia dei segni. Ma non fa niente.
Per vederlo completo bisognava montare anche il paraluce (interessante Prima Versione in alluminio Leitz N.Y. – mentre la seconda versione venne realizzata in ottone).
E già che c’ero dovevo montare anche il mirino… ma dov’èra finito VIOOH?
Non fa niente, montai un mirino a specchio 8.5cm creato nel dopoguerra per sue sorelle minori bianche.
È stato dopo aver giocato, mentre lo stavo rimettendo nella vetrina che ho sentito altre vcci sussurrare. Erano il 73 Hektor, il 90 Elmar Grasso (che brutto che sei, ma ti voglio tanto bene).
Quella domenica passai nella mia camera un bel po’ di tempo a tirarli fuori uno ad uno.
Buon fine settimana a tutti.
Ps. Per gli appassionati: sapete cos’è la cosa più rara tra tutto quello che avete visto fotografato? La scatola rettangolare di cartone rosso del Summarex ???
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