Casio: l’innovatore dimenticato.
Quando la maggior parte delle persone pensa a Casio, pensa molto probabilmente agli orologi G-Shock, oppure (gli over 40) agli organizer oppure ancora alle tastiere musicali (mitiche le piccole Casio-Tone dei Trio tedeschi di Da-Da-Da o dell’italiano Alberto Camerini.)
Ciò che la gente probabilmente non ricorda è che Casio (fondata nel 1946 a Tokyo da Tadao Kashio) è stata anche una grande azienda innovatrice in ambito fotografico digitale, anticipando tecnologie e funzionalità che sarebbero diventate poi standard sulle fotocamere introdotte anni dopo dalla concorrenza.
La storia inizia nel 1994, quando Casio introdusse la QV-10 equipaggiata con un sensore CCD da 0,25 Megapixel (250 kilopixel) e alimentata da due pile AA
La QV-10A fu tra le prime fotocamere digitale di largo consumo con display LCD da 1,9” con funzione live view.
L’obiettivo rotante fu una delle caratteristiche che ritroveremo poi su altre fotocamere Casio, ma anche su diversi modelli Nikon e Sony.
Le innovazioni più importanti arrivano però nel 1998 con il rilascio del QV-700.
Offriva un buffering di pre e post-scatto, simile a quello che oggi Olympus chiama Pro Capture.
Con questa funzione la QV-700 premetteva di salvare alcune immagini prima o dopo aver premuto il pulsante di scatto, assicurando così la perfetta riuscita di almeno uno scatto.
Qualche mese dopo Casio presentò la QV-7000SX, che introduceva una sorta di modalità filmato (32 fotogrammi a 160 x 120, senza audio) e un “esordiente” auto-stitch che montava fino a 9 scatti panoramici direttamente on-camera (qualcosa che alcune fotocamere tutt’oggi non hanno).
Inoltre era possibile eseguire una veloce post-produzione direttamente dalla fotocamera modificando luminosità, temperatura colore, orizzonte, inquadratura (anche affidandosi a diversi preset), oltre a poter aggiungere un titolo alle immagini.
La QV-7000SX offriva anche il supporto per il trasferimento di immagini a infrarossi (in seguito chiamato IrDA), che nonostante fosse un modo molto lento per trasmettere le foto in modalità wireless a dispositivi compatibili era comunque l’ennesima innovazione introdotta da Casio.
Le innovazioni introdotte da Casio proseguirono anche durate tutto lo sviluppo dell’apprezzata serie di fotocamere Exilim (prodotte dal 2002 al 2018).
All’interno di corpi macchina dal desgin estremamente compatto e realizzato con cura, le Casio Exilim abbinavano ottiche dall’ottima resa a funzioni decisamente innovative per delle “compattine digitali”, come la stabilizzazione a 5 assi oppure la funzione Time-Lapse.
Casio smise definitivamente di produrre macchine fotografiche nel 2018.
Oggi la produzione di Casio è contentrata su orologi, calcolatrici e calcolatori, videoproiezione, strumenti musicali, soluzioni palmari industriali, sistemi di cassa e stampa commerciale.
Lascia un commento